Ennio Morricone (Roma, 10 novembre 1928) è un compositore, musicista, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano. Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si è diplomato in tromba; ha scritto le musiche per più di 500 film e serie TV,[2] oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi.[3] Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni Sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.

Dal 1946 a oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.

Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Morricone ha scritto le musiche per numerose pellicole nominate all’Academy Award come I giorni del cielo, Mission e The Untouchables – Gli intoccabili.

Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar onorario alla carriera[4] “per i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film” dopo essere stato nominato per 5 volte tra il 1979 e il 2001 senza aver mai ricevuto il premio.[5]

Il 26 febbraio 2016, gli è stata attribuita la stella numero 2574 nella celebre Hollywood Walk of Fame.

Il 28 febbraio 2016, ottiene il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight,[6] per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe.[7]

Nel 2016, in collaborazione con Alessandro De Rosa, è stata pubblicata l’autobiografia “Inseguendo quel suono”[8].

Morricone ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize.

Ennio Morricone è Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e socio dell’associazione Nuova Consonanza impegnata in Italia nella diffusione e produzione di musica contemporanea.

Morricone ha venduto più di 70 milioni di dischi.[9]

Il 27 dicembre 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana[10], il secondo grado in ordine d’importanza.

Originario di Arpino in provincia di Frosinone, ma nato a Roma, figlio di Mario Morricone e Libera Ridolfi. Ha due fratelli, Adriano e Aldo, e due sorelle, Maria e Franca. Il padre era un trombettista che lavorò con diverse orchestre, mentre la madre aveva una piccola industria tessile.

Il giovane Ennio studia musica al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in tromba (7/10), strumentazione per banda (9/10) con il maestro Antonio D’Elia, e composizione (9,50/10) con il professor Goffredo Petrassi.[senza fonte] In seguito completa la sua formazione studiando anche musica corale e direzione di coro.

Conseguito il diploma incomincia a suonare come trombettista in varie orchestre romane, creandosi una rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo. Nel 1955 comincia a scrivere musiche per film, e nel contempo lavora come arrangiatore di musica leggera per orchestre e per la casa discografica RCA Italiana, il cui direttore artistico Vincenzo Micocci gli commissiona gli arrangiamenti di brani di artisti italiani, che diventeranno quasi tutti grandi successi, lavorando inoltre con musicisti come Paul Anka, Chet Baker e Mina, ma non tralasciando per questo, la composizione della musica classica.

Nel 1956 si sposa con Maria Travia: dal matrimonio nascono quattro figli: (Marco; Alessandra; Andrea, musicista; e Giovanni, regista e sceneggiatore). Nel 1958 viene assunto come assistente musicale dalla Rai, ma si dimette il primo giorno di lavoro, non appena apprende che gli sarà preclusa ogni possibilità di carriera e che, per volontà del direttore generale Filiberto Guala, le musiche da lui composte, in quanto dipendente dell’ente radiotelevisivo pubblico, non saranno trasmesse.

Nel 1962 arrangia il primo successo di Edoardo Vianello, il 45 giri Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo, al quale seguiranno Abbronzatissima e O mio Signore (1963), Hully gully in 10/Sul cucuzzolo (1964). Nel 1963 arrangia Sapore di sale di Gino Paoli. Nel 1966, insieme con Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo (autori del testo) compone e arrangia “Se telefonando”, uno dei più celebri successi della carriera di Mina.

Morricone nel 1975 con Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza.
Dal 1964 entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo di compositori fondato qualche anno prima da Franco Evangelisti, con cui Morricone suonò e registrò album fino al 1980. L’ensemble, che si occupava principalmente di musica d’avanguardia e di improvvisazione libera, si proponeva di ricercare nuovi metodi musicali nel campo dell’improvvisazione.